Aiuti per la Tanzania da 15 anni
![]() condividere insieme - imparare insieme - fare insieme
Viaggiando ci si aprono nuovi orizzonti : si condivide, si impara e si agisce l’uno per l’altro. Questo è successo a Irma Werth di Missiano: Un viaggio a Kileguru in Tanzania nel 2010 ha cambiato la sua vita. Ha conosciuto il popolo Masai ed è rimasta impressionata dalla semplicità e dall’ottimismo di questa popolazione.
Al mio rientro a casa , nel mio ricco Alto Adige dove abito, sono nate delle discussioni con amici e conoscenti, ci sono stati convegni, anche
una trasmissione radiofonica della radio locale “ Radio Wohnzimmer ” ha richiamato l’attenzione sulla situazione del popolo Masai.
Ho investito tempo e molta fatica in vari progetti edilizi per il paese di Kileguru. Anche la provincia di Bolzano ha sostenuto finanziariamente vari progetti edilizi. I Masai, un popolo semi-nomado orgoglioso, colto e pacifico discutono nei loro clan i progetti che vengono loro proposti. Hanno quindi il diritto democratico di co-decisione e il potere di decidere su tutti i progetti. Per me è stato fondamentale che tutti i progetti umanitari siano stati condivisi e realizzati dagli abitanti del paese. Per offrire ai potenziali sostenitori e interessati un’informazione completa sul popolo africano ho avviato una campagna di sensibilizzazione per i Masai. In rispetto alle norme di legge italiane ho fondato nel 2018 con altri 4 conoscenti l’Associazione “ Irma aiuta la Tanzania”. Negli ultimi anni, diversi conoscenti mi hanno accompagnata nei miei viaggi in Tanzania e ho così potuto mostrare loro il paese che mi
affascina. Non sono una guida turistica, aiuto solo nell’organizzare il viaggio. Questi gioielli, tessuti e altro offriamo agli interessati in occasione alle shopping serali, diversi mercati e case d'istruzione in questa „campagna di sensibilazione per i Massai“ contro una offerta volontaria. Gli utili vanno in piena misura a favore degli abianti di Kileguru. Durante il soggiorno a Kileguru ci si può fare un idea della situazione economica, si possono visitare la scuola, l’infermeria, il mercato del bestiame e assistere ad eventi come per esempio il tradizionale ballo maschile dei Masai. Non mi intrometto nella vita dei Masai ma la infibulazione delle ragazze non la posso tollerare. E’ un’usanza antica quanto crudele. E’ necessaria una massiccia campagna educativa per porre fine a questo scempio. Insieme con coraggio, aiuto finanziario, fiducia e preghiera è possibile sostenere questo fantastico progetto. di cuore |